Cathy e Frank sono l’esempio della duetto perfetta
Frode del lungometraggio distante dal cielo
America, anni ’50. Bensi mentre Cathy scopre affinche proprio consorte и pederasta, vedete cosicche il conveniente bel puro indorato va durante frantumi. Nel caso che la affare si venisse per intendersi, le loro vite verrebbero travolte dallo cattivo esempio. Circondata da amici bigotti e conformisti, Cathy trova sollievo nel proprio floricoltore afro-americano Raymond. Fra i paio nasce un’amicizia cosicche suscita spietati pettegolezzi.
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Organizzazione: Todd Haynes
Le reiterate e non casuali immagini di foglie autunnali mosse dal brezza sembrano prorogare simbolicamente al titolo di un lungometraggio di Douglas Sirk, “maniera le foglie al vento”, cui “distante dal eliso” e verso molti versi apparentato. Di questa, che di molte altre pellicole cosicche negli anni ’50 hanno eletto il varieta attraverso preminenza a Hollywood, vale a riportare il opera lirica, il proiezione di Haynes ha infatti i medesimi abiti e le medesime acconciature dei personaggi, gli stessi arredamenti delle case, la stessa musica (di Elmer Bernstein) e, specialmente, l’identica delicatezza, percio raffinata nel conveniente diletto alto-borghese e tanto incline alla emotivita e alle scene madri. Verso distinguere “Lontano dal cielo” dai suoi archetipi non valgono neanche (che anzi molti hanno aiutato) le tematiche trattate, ovvero l’omosessualita del icizia della consorte in il ortolano nero, perche Haynes le affronta allo stesso modo con cui le avrebbe affrontate Sirk negli anni ’50 nel caso che ad Hollywood fosse ceto in quel momento verosimile sbraitare di pederastia e segregazione. E neanche si puo sostenere in quanto Haynes abbia prodotto, appena molti prossimo registi dagli anni ’70 per forza, un sforzo sul gamma agitato per rispettarlo filologicamente nella foggia e per rovesciarlo invece nei contenuti. No, Haynes ha compreso calarsi affatto, mimeticamente e privato di riserve nel melodramma di espediente secolo fa, rischiando numeroso – va motto – con sequenze maniera quella finale alla localita ferroviaria (per mezzo di la mostra della splendida Julianne Moore che si fa costantemente con l’aggiunta di piccola quando il convoglio che porta l’amico triste a Baltimora si allontana lentamente), tuttavia riuscendo miracolosamente verso non calare niente affatto, nemmeno con un immagine, nel calligrafismo accademico, nel sentimentalismo ricattatorio e nella oratoria ruffiana. Accenno in quanto mentre non si vogliono comporre operazioni di semplice ricalco ed contraffazione alla Zeffirelli, ma si aderisce con emotivita ed equita di guardata allo ispirazione di un’epoca avvenimento, e fattibile contegno (vedi, per un’ulteriore convalida, “durante the mood for love” di Wong Kar-Wai) perfetto cinema privato di levarsi retro.
Ingente eleganza solenne e splendida istantanea a causa di una pretesto di tormenti famigliari nell’America afroromance incontri degli anni ’50. L’America del maccartismo, del razzismo e se un argomento come l’omosessualita epoca di piuttosto che inibizione. Todd Haynes gira per mezzo di grande grazia avvelendosi di una splendida Julianne Moore. Proiezione quantita stimolante, in quanto racconta timori e paure di donne, uomini e di un’intera paese.
Todd Haynes marchio circa il antecedente malore duro della sua velocita dirigendo un lungometraggio in quanto appunto parte per scalata: attraverso la vaglio del momento veridico, verso la pretesto stessa e per ambire di non cadere nel comune e grossolano maniera sfortunatamente e fatto ad prossimo suoi colleghi alle prese per mezzo di storie simileIl effetto e un opera lirica delicato e arcano, di un’intensita velata e nascosta che il dolente protagonista spiegato da Julianne Moore in quanto dimostra, posto che ce ne fosse privazione, di risiedere un’attrice matura e abile.Coadiuvata da una fotografia a dir modico affascinante la organizzazione di Haynes si muove per mezzo di innata mancanza di serieta e scardina i dettami generali offrendo un puro relazione dell’America bigotta, razzista e omofoba degli anni ’50.
La istantanea mi e piaciuta tantissimo: ciascuno frame sembra un pittura . pero verso il residuo la storia mi sembra sufficientemente banalotta bientata. Speravo giacche come minimo nel finale ci fosse un malore di scena al posto di compiutamente probabile. Popolare versione della Moore, efficiente ed il rimanenza del cast ciononostante mi ha lasciato l’amaro sopra passo. Non e un turpe film eppure avevo aspettative ancora alte.